La passione in ciò che si fa è la prima importante garanzia di un buon risultato, questo perchè il piacere e le motivazioni nel portare avanti un progetto, nel raggiungere un obbiettivo, nell'investire sulla propria professionalità, sono sempre maggiori della percezione dello sforzo prodotto e, alla fine, questo farà tutta la differenza del mondo. Un lavoro fatto con passione si vede! Può essere migliorabile, certamente, ma in sè ha sempre qualcosa che lo rende apprezzabile, interessante, e unico. Quando il risultato è frutto di entusiasmo, le persone che hanno fatto tale sforzo trasmettono in quel lavoro il loro impegno. A volte ce ne dimentichiamo, ma in fondo, noi Italiani lo sappiamo bene; lo si vede visitando il nostro Bel Paese, nei suoi borghi, nella sua cucina, nel suo artigianato, nei suoi monumenti; gli Italiani, di norma, ci mettono passione!
Progettare e costruire un edificio è un’operazione, oggi più che mai, divenuta complessa e che richiede diverse competenze (dalle scelte architettoniche, ai vincoli urbanistici e normativi, al dimensionamento delle strutture, alla progettazione degli impianti ….) che sarebbe opportuno vengano sviluppate congiuntamente fin dal primo approccio al progetto. Diversamente, in genere, per contenere i costi iniziali della progettazione, si affrontano in prima istanza le sole scelte architettoniche ed i vincoli urbanistici e normativi e solo successivamente, nella maggior parte dei casi dopo aver ottenuto le autorizzazioni necessarie, si provvede a contattare altre figure professionali, affidandogli l’incarico della progettazione delle strutture, degli impianti e quant’altro necessario. Ciò comporta di dover sottostare ai vincoli del progetto approvato e, quasi sempre, di dover apportare modifiche, anche sostanziali e spesso peggiorative, con conseguenti aggravio di costi e tempi di progettazione. Un approccio integrato, realizzato all’interno di un unico studio tecnico, prevede di progettare l’organismo edilizio nella sua complessità considerando, sin dall’inizio, tutte le diverse problematiche relative alle scelte architettoniche, ai vincoli normativi e alle pratiche burocratiche, al dimensionamento strutturale, alla progettazione degli impianti, alle scelte di bioedilizia e tutti i differenti aspetti necessari a realizzare fin da subito un edificio complesso. La gestione completa di tutta la progettazione e della fase di costruzione o recupero edilizio, affidata ad un unico studio, permette al committente di avere un'unica figura professionale di riferimento. Anche da questo importante aspetto, deriva il minor costo finale di una progettazione integrata, oltre che una maggior chiarezza durante tutto il processo di realizzazione.
Il National Institutes of Building Science lo definisce come la “rappresentazione digitale di caratteristiche fisiche e funzionali di un oggetto” e in un’accezione più specifica di un edificio. Il BIM non si può quindi considerare un prodotto, una tecnologia e neppure un applicativo software bensì un processo all’interno del quale organizzare e condividere tutte le informazioni inerenti all’oggetto da realizzare. Il BIM nasce per rispondere all’esigenza di una maggiore collaborazione tra i progettisti, risultando uno strumento di effettiva interoperabilità e interazione tra le differenti figure che operano attorno ad un progetto. In tal senso si parla del BIM come metodo di progettazione collaborativo, proprio perché trattasi di un “sistema” che consente di integrare in un unico modello tridimensionale, caricando o modificando le informazioni peculiari di ogni componente dell’edificio in ogni fase della progettazione, da quella architettonica a quella strutturale, da quella impiantistica a quella energetica per arrivare a comprendere anche quella di matrice gestionale. In altre parole, l’innovazione che porta in dote il BIM risiede nella sua intrinseca capacità di garantire la validità dei dati inseriti nel manufatto in ogni momento del suo ciclo di vita, abilitando un percorso di realizzazione integrato della commessa impossibile in precedenza.